Antonio Cotroneo

Milano, 4 marzo 1928 – Verbania, 12 aprile 2015

Designer di architettura, pittore e scultore di fama nazionale ed internazionale.

L'infanzia

Nato e cresciuto a Milano, Antonio Cotroneo allo scoppiare della Seconda guerra mondiale si trasferisce con la famiglia a Rovato come sfollato per rientrare a Milano dopo l’8 settembre 1943: nel dicembre dello stesso anno, entra a fare parte della resistenza come partigiano nel Raggruppamento Divisione Patrioti “Alfredo di Dio” – Brigata autonoma Duca D’Ancona fino al maggio 1945.

La formazione architettonica

Frequenta il liceo scientifico dove il suo professore di disegno (il pittore Giannino Grossi, il pittore dei navigli) intuisce le sue qualità artistiche e lo incoraggia a proseguire nello studio del disegno: nel dopoguerra le necessità erano tante, così trova un impiego presso un’impresa di costruzioni, come aiuto assistente; l’architetto del cantiere, viste le sue qualità, gli consiglia di studiare alla scuola serale per periti industriali edili.

Lavorando di giorno e andando a scuola la sera si diploma nell’anno 1952 presso il “Civico Istituto Tecnico Industriale Serale per Periti Edili” di Milano.

Trova subito posto in uno studio d’ingegneria e comincia la sua esperienza negli studi di architettura milanesi.

In seguito, accetta la collaborazione con lo studio svizzero dell’architetto Both che lo spinge a studiare e frequentare la facoltà di architettura; l’architetto Both, allievo di Le Corbusier, un giorno lo porta a Parigi, proprio nello studio del maestro francese.

Lo studio è eccezionale, con opere d’arte in ogni angolo, inoltre il bureau è frequentato da architetti, artisti e grafici. L’Architetto Both fa in modo di lasciarlo a Parigi per un periodo, durante il quale apprende moltissimo: il suo soggiorno all’estero è interrotto prematuramente a causa dalla morte del padre che lo induce a rientrare in Italia.

A Milano comincia a collaborare come designer e frequenta diversi studi.

La formazione artistica

Corre l’anno 1965 e il solo lavoro non gli basta: comincia a disegnare e studiare molti argomenti, acquista diversi libri, talvolta anche facendoli arrivare dal mercato estero, si inoltra nel campo dell’arte e dell’universo, poiché a suo parere “l’arte non può esserci senza l’universo”.

Per tutto il periodo che precede la pensione, lavora di giorno presso gli studi di progettazione e una volta tornato a casa si dedica all’arte fino a tarda ora; nel corso degli anni esplora man mano le varie espressioni artistiche: dapprima il paesaggio, il figurativo e negli anni ’80 comincia a dipingere astratti così come lui soleva definirli non improvvisazione, ma pensiero; seguono le nature morte, i collage dagli anni ’90 e l’approdo all’informale.

La carriera artistica

Antonio Cotroneo nella sua carriera artistica produce oltre 5.000 opere tra quadri, sculture, alcuni scritti personali, schizzi e studi.

Di lui negli anni hanno scritto critici e artisti quali: Giuseppe Possa, Neil Davenport, Liviano Papa, Gianluca Caldana, Antonino De Bono, Gianni Prè, Elio Marcianò, Franco Salvotti, Walter Alberti, Luigi Valerio, Giuseppe Mereu, Franca Nesi, Carlo Facchinetti, Antonio Oberti, Giancarlo Saragozza, Renato Cuzzoni.

Nell’ambito milanese si inserisce nell’ambiente partecipando a numerose manifestazioni collettive e personali, partecipazioni a premi e concorsi: una volta trasferitosi nel Verbano fa mostre espositive e collettive nelle gallerie della zona.

(Nell’immagine accanto con Antonio De Bono)

Il suo pensiero e il suo movimento artistico interiore

L’interesse dimostrato per l’operato di moltissimi pittori anima la sua curiosità, poiché costoro, secondo la sua personale osservazione, si sono portati verso vertici universali di pensiero.

Credeva che oggi “l’arte non bisognerebbe chiamarla più arte, bensì armonia”, in quanto, secondo lui, “un artista dovrebbe essere legato all’infinito, studiare e lavorare tanto, perché i risultati si ottengono con la grande esperienza del pensiero”.

Gli ultimi anni

Nel corso degli ultimi anni di vita, rallentata la sua produzione pittorica a causa di importanti problemi alla vista che gli impediscono di dedicarsi alle sue passioni, la pittura e la lettura, ma, nonostante ciò, impiega tutta la sua energia per trasferire comunque il suo pensiero nelle opere.

Non smette mai di studiare i valori universali, pietre miliari per ciò che è stato e per ciò che, con la sua opera, esprime al mondo.

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Cristina Cotroneo

Via Sapri 67 Milano

Email pittore.antonio.cotroneo@gmail.com